UAE Team Emirates, grandi motivazioni per Fabio Aru: “Sono inferocito, ho una voglia matta di mettermi alla prova”
Fabio Aru entusiasta all’idea di tornare in gruppo al GP Lugano 2019. I tempi di recupero annunciati erano di quattro mesi, con la speranza dunque di poter essere al via della Vuelta a España appesa a un filo, ma l’annuncio di questo rientro anticipato circa 8 settimane prima del previsto, ovviamente, fa immaginare tutti altri scenari rispetto ai timori di una stagione sostanzialmente finita per lui. Chiaramente, il percorso è ancora lungo e questa prima sgambata ufficiale domenica 9 giugno è esclusivamente un test, senza alcuna ambizione, rappresentando comunque un momento di speranza, prima di tutto per lo stesso corridore di Villacidro.
“I tempi di recupero sono stati decisamente più brevi, ma del resto ogni intervento e ogni paziente hanno una storia propria”, si rallegra intervistato dalla Gazzetta dello Sport ricordando il suo calvario: “I primi giorni a letto, poi qualche camminata senza forzare la gamba, la seconda settimana una passeggiatina, giusto per vedere com’era il mondo fuori. Il 15 aprile sono risalito sui rulli, con il manubrio alto per non stressare troppo il bacino. Piano piano, come un bambino. Ma il fatto psicologico di sedermi di nuovo in bici è stato fondamentale. Ho una voglia matta di mettermi alla prova, di testarmi“.
Un recupero record che fa già ipotizzare un primo calendario, nettamente in anticipo con i tempi, tanto che il quotidiano rosa propone anche una possibile partecipazione al Tour de France. “Credo che le probabilità siano molto poche – ammette il sardo – Intanto voglio tornare a stare bene. Questo al momento è il mio unico pensiero“. Ma intanto, ovviamente, si pensa a quelli che potrebbero essere i prossimi appuntamenti se la classica ticinese dovesse dare riscontri positivi. In vista ci sono a quel punto Giro di Svizzera (15-23 giugno) e Giro di Slovenia (19-23), con il secondo che potrebbe essere più adatto vista la minore pressione e il livello inferiore. Probabile poi la partecipazione ai Campionati Italiani, per i quali il sardo è assente giustificato, ma che potrebbe comunque rappresentare un primo banco di prova per saggiarsi in maniera più concreta se le cose dovessero proseguire con questo trend positivo.
Di sicuro, c’è grande motivazione da parte di Fabio Aru: “Non mi ci ritrovo per nulla in quello che mi è successo nell’ultimo anno e mezzo. È una situazione che non mi piace, che non accetto. Sono inferocito. Si può vincere o perdere, questo è normale. Però un conto è lottare, un altro non essere in grado di farlo. Io non ho potuto lottare”.
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